Tempo addietro ho iniziato ad avere dolori all’articolazione dell’anca e, per il tipo di dolore che il mio corpo mi propone, qualcuno ha sospettato “artrosi dell’anca”, sto facendo delle indagini per capire ma nel frattempo ovviamente mi sono documentata e visto che in molti mi chiedono cos’è l’artrosi, te ne parlo e condivido i miei studi con te.
Per capire cos’è l’artrosi devo prima spiegarti come funzionano le articolazioni.
Come sempre cercherò di essere semplice nelle mie spiegazioni.
Le ossa del corpo umano sono connesse tra di loro allo scopo di garantirne il movimento e il dispositivo che le mette in contatto è definito articolazione. Potrei parlarti di tutto quello che compone un’articolazione ma questo articolo diventerebbe noioso, quindi per questa volta mi fermo solo alla spiegazione che riguarda le ossa visto il tema che stiamo trattando.
Un’articolazione è composta da due o più ossa e ne esistono due grandi famiglie: quelle unite per continuità e quelle unite per contiguità.
Le articolazioni unite per continuità vengono chiamate “sinartosi”, sono articolazioni fisse che conferiscono stabilità ad alcune parti del corpo e sono connesse da tessuto connettivo (ti ricordi il mio articolo sul miofasciale? ….ecco qui il link https://azzurratoffanello.it/allenamento-miofasciale/) un esempio sono le ossa del cranio e del bacino.
Quelle che interessano a noi per il nostro articolo sono le “diatrosi” ovvero quelle articolazioni deputate al movimento come il ginocchio, il gomito e l’anca (per elencarne alcune).
Le diartrosi sono caratterizzate dalla presenza di due “capi”, una “capsula” e una “cavità articolare”.
Possono garantire movimenti più o meno ampi in funzione delle loro caratteristiche specifiche.
I capi articolari di una diartrosi sono ricoperti da tessuto cartilagineo, responsabile del corretto scorrimento delle superfici ossee e della diminuzione degli attriti interni, una specie di cuscinetto che permette il movimento e che le ossa non “sfreghino” tra di loro.
Per spiegarti come alla nonna:
nell’articolazione alla fine dell’osso c’è la cartilagine che è un cuscinetto naturale e tra un cuscinetto e l’altro scorre il liquido sinoviale che è, come dice il suo nome, un liquido viscoso che funge da lubrificante.

Ed eccoci alla definizione di artrosi.
L’artrosi è una patologia degenerativa che colpisce la cartilagine articolare assottigliandola nel tempo, aumentando gli attriti e provocando via via dolore.
Colpisce in forme distinte, che possono manifestarsi in età diversa:
- L’artrosi primaria può sopraggiungere in età adulta, verso i 40-50 anni
- L’artrosi cosiddetta secondaria di solito insorge in età più avanzata, tendenzialmente dopo i 60 anni, ed è da ricondurre invece al naturale processo di invecchiamento della cartilagine.
- In alcuni casi, ad esempio a seguito di una precoce e intensiva attività agonistica, l’artrosi può colpire anche soggetti sotto i 40 anni.
- La patologia può manifestarsi anche come conseguenza di traumi dovuti a cadute o incidenti: in questo caso è indipendente dal fattore età.
Il dolore articolare è il principale sintomo e campanello d’allarme di questa patologia.
Le persone affette da artrosi possono percepire dolore in tre situazioni diverse:
- Mentre si utilizza l’articolazione
- Dopo un periodo di riposo dell’articolazione
- A seguito di un eccessivo sforzo fisico che ha coinvolto l’articolazione
Altro sintomo tipico dell’osteoartrosi è la riduzione della mobilità articolare. In caso, ad esempio, di artrosi all’anca (coxartrosi), è molto frequente notare una minore usabilità dell’arto e l’impossibilità di compiere determinati movimenti, come distendere totalmente la gamba o chinarsi in avanti.
A lungo andare la convivenza con questi sintomi può condurre ad una graduale riduzione del range di movimento dell’articolazione colpita, causando un grave peggioramento della qualità della vita.
Ed è per questo che ve ne parlo. Io ho dolore, sono all’ultimo sintomo, di conseguenza ho iniziato le indagini di routine per scoprire la causa (incrociate le dita per me!).
Nel frattempo continuo a prendere la glucosamina con boswellia by Nutrilite che aiuta proprio in questi casi (se non sai cos’è leggi il mio articolo “glucosamina con boswellia“)
Vi farò sapere!
Spero che questo articolo sia stato interessante e istruttivo. Fammi sapere cosa ne pensi.
Al prossimo articolo del Blog!