Alzi la mano chi, giardando un planning di palestra, legge Stretching e dice: “Cavolo bellissimo! Lo farò sicuramente!”.
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Bugiardi…😊
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L’80% degli utenti fitness pensa allo stretching come a “quei 5 minuti finali che servono ad allungare”
Ahahahahah
5 minuti finali che servono ad allungare…
Allungare che cosa?
I muscoli?
Le ossa?
La pelle?
C’è davvero tanta confusione e un errato modo di vedere lo stretching anche per colpa di noi istruttori che diamo veramente un input sbagliato alla tecnica.
Io amo lo stretching, per me è un’attività che si dovrebbe inserire almeno una volta alla settimana.
Ma visto che se scrivo stretching nessuno viene a lezione, mi uniformo al nuovo concetto di flessibilità dato anche dalla miriade di tecniche di stretching e di attivazioni neuro-muscolari che con le nuove tecniche sul lavoro mio-fasciale si sono introdotte nell’attività fisica.

Nasce così FLEXIBILITY
Ovvero l’insieme di diverse discipline identificate da un unico termine per rendere il corpo più flessibile, elastico e forte.
Che ne pensi?
Ti va di provare una lezione?
Seguimi perché ti farò scoprire un modo nuovo e cambierai il tuo modo di pensare all’antico “Stretching”