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I piccoli attrezzi nel Pilates: perché usarli e a cosa servono

Se pratichi Pilates sai che gli istruttori non sempre fanno lavoro a corpo libero ma usano piccoli attrezzi. Vorrei parlarti proprio di questi oggetti oggi perché a volte vengono usati in modo improprio, soprattutto se comprati per nostro conto, senza una preparazione adeguata per utilizzarli.

Per anni io non ho mai usato i piccoli attrezzi per insegnare Pilates perché nel metodo classico in realtà non sono contemplati. A suo tempo se volevi usare attrezzi andavi ad un corso con le macchine specifiche (Reformer, Cadillac etc..).

Fortunatamente però il Pilates negli anni si è evoluto (ricordati che ho iniziato ad insegnare Pilates nel giurassico, quindi le ho viste tutte) e man mano entravano nel mondo creato da Joseph palline, palle, elastici e molti altri attrezzi che ora rendono le lezioni più divertenti, sfidanti e complete sotto ogni punto di vista.

Le lezioni di Mat Work a corpo libero o con piccoli attrezzi non sostituiranno mail il lavoro con le macchine ma, secondo me, sono un approccio integrativo che è fondamentale per il miglioramento del tono della muscolatura profonda poiché lavoriamo contro forza di gravità. L’ideale sarebbe praticare sia il Mat Work che le Macchine.

Ma veniamo a questi piccoli attrezzi del Pilates: quali sono?

Ora puoi fare Pilates con:

  • Theraband (elastico lungo)
  • Elastici tubolari
  • Magic Cirlce
  • Soft Ball
  • Tone Ball
  • Massage Ball
  • Fit Ball
  • Foam Roller
  • Cubetti Yoga
  • Slide
  • Bastoni

C’è altro? Di sicuro sì, ma credo che già questi attrezzi siano più che sufficienti per farti capire la vastità delle alternative ai classici esercizi di Mat Work che si possono eseguire.

Ma perché allenarsi con i piccoli attrezzi?

La funzione primaria del piccolo attrezzo è prima di tutto aiutare e supportare l’allievo durante l’esecuzione di un esercizio classico di Pilates.

Ad esempio: non riesco a mobilizzare il bacino perché ho la schiena rigida oppure non sono abbastanza flessibile e quindi non porto le mie gambe a squadra da sdraiato sul pavimento ma voglio comunque esercitare il mio corpo a farlo. Invece che forzare e sudare per ottenere un risultato possiamo metter una Soft Ball o un Cubetto Yoga sotto il bacino che favoriranno la flessione dell’anca e l’allungamento della colonna lombo-sacrale.

Quindi gli attrezzi possono aiutarci a raggiungere l’obiettivo come delle “Stampelle” (come le definisce la mia Maestra Laura Gentile). Man mano che si prosegue con l’allenamento l’obiettivo è toglierle perché la ginnastica serve a migliorare (tranne ovviamente in quei casi in cui non è possibile per cronicità di problemi o gravi patologie).

Un’altra funzione è quella di “sfidare”. Si usa l’attrezzo per mettere in difficoltà l’allievo che ha già raggiunto in un esercizio un buon livello di padronanza.

Ad esempio: sono diventato esperto nell’esecuzione in quadrupedia del Bird Dog e ora voglio sfidarmi posizionando un peso nella mano oppure una theraband che crei tensione tra il braccio e la gamba che lavorano.

In questo caso gli attrezzi sono odiati a tutti gli allievi perché l’esercizio diventa difficile e impegnativo.

Ma la bellezza di questo metodo/disciplina sta proprio in queste piccole cose!

Un esercizio che ho sempre fatto diventa sfidante anche solo mettendo una palla sotto un piede oppure un esercizio che non mi è mai venuto risulta fattibile se svolto con un foam roller.

Che mondo meraviglioso è il Pilates! E quanti risultati si possono ottenere con un programma di allenamento vario e ben strutturato.

Ora che ti ho iniziato alla pratica con gli attrezzi, continua a seguirmi nel blog perché ogni mese ne spiegherò uno e su Instagram pubblicherò un po’ di video per l’utilizzo!

A presto!

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