Mai come in questo periodo imparare a respirare è diventato non solo importante ma anche indispensabile per poter stare bene.
Questo è il primo di una serie di articoli dedicati al respiro per poterlo comprendere e utilizzare in maniera consapevole.
In questi ultimi due anni l’uso costante di mascherine e lo smart working hanno portato tutti noi a dimezzare la nostra capacità polmonare e, di conseguenza, a respirare in maniera sempre più superficiale.
Non solo, il costante lavoro al computer ci ha portato ad essere sempre più chiusi a livello toracico e questo influisce negativamente sulla capacità del diaframma di potersi espandere in maniera corretta.
Ti ritrovi in quello che ho detto?
A meno che tu non faccia lezioni di Yoga o Pilates difficilmente ti sei soffermato a sentire il tuo respiro e cercare di renderlo ampio e libero e quando ti dicono di “respirare” a volte ti soffermi a pensare a cosa devi fare.
Mi sono capitati parecchi clienti che non hanno idea di come si respiri o molti che sanno che devono “gonfiare l’addome” ma riuscire a “sentire” il respiro proprio è quasi impossibile.
Prima di scrivere questo blog mi sono documentata su molti libri, soprattutto del Pranayama Yoga e tra tutti ho ritrovato il libro “Il respiro” del mio caro amico Federico Mana* (istruttore di apnea, Yoga e primo italiano a raggiungere i 100metri in apnea assetto costante) che parlava proprio di questo.

Un libro molto piccolo ma di grande valore e volevo condividere con voi le sue scoperte che a me sono servite molto soprattutto quando mi formavo in Pilates e Yoga.
Una delle prime frasi importanti del libro è questa:
“Imparare a conoscere e gestire con consapevolezza il respiro significa fondare la propria salute sul principio di usare ciò che si ha senza dover essere dipendenti da altri elementi esterni.”
La respirazione è davvero uno stimolo a stare bene, con sé stessi e con il mondo.
Quante volte ti sei ripetuto “fermati e respira”, nella subacquea questa è una legge fondamentale.
E perché bisogna fermarsi e respirare?
Perché questo è il modo più semplice attraverso il quale ottenere il rilassamento.
La respirazione è un’abilità autonoma, noi siamo vivi quindi respiriamo, ma senza saperlo. La respirazione è anche un veicolo molto importante di adattabilità all’ambiente esterno ed interno.
Quando abbiamo una condizione di malessere il respiro non esita a far sentire i suoi segni e sintomi.
Un esempio: come respira una persona ansiosa? …con un ritmo veloce e superficiale. Vero?
E cosa succede al nostro corpo quando respiriamo affannosamente?
E’ un po’ come se il cervello si scollegasse e non si riuscisse più a ragionare, qualsiasi minaccia esterna viene amplificata e tutte le sensazioni sono rivolte solo al “non riuscire” a fare qualsiasi cosa.
Ecco perché torna importante la frase “fermati e respira”
Imparare a controllare il nostro ritmo respiratorio e la nostra capacità di veicolare il respiro dove serve è fondamentale.
Una respirazione controllata, lenta e profonda avrà conseguenze positive a livello fisico ed emotivo.
Nello Yoga si parla di Sami Vritti “la respirazione equa che calma le fluttuazioni della mente”
Ti propongo un primo esercizio:
Prenditi un attimo per te, ovunque tu sia, chiudi gli occhi e concentrati sull’aria che entra ed esce dal naso (se vuoi respirare con la bocca fai pure questo è solo un esercizio semplice)
Prova piano piano a contare quanti secondi dura il tuo inspiro e quanti secondi dura il tuo espiro.
Prenditi il tempo e cerca di rendere il tempo di inspirazione uguale al tempo di espirazione, non importa di quanti secondi è, la cosa importante è rendere equa la respirazione.
Per fare questo esercizio hai dovuto:
- Fermarti
- Prendere del tempo per te
- Respirare
- Concentrarti
- Rilassarti
Prova a farlo tutti i giorni per 5 minuti, ovunque tu sia. Vedrai che già così cambierà molto la percezione di te stesso e ti sentirai diverso.
Ti lascio a questa prima esperienza e ti aspetto al prossimo articolo per approfondire l’argomento.
A presto!
*Fonti letterarie: Il Respiro di Federico Mana ed Tecniche Nuove.