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Theraband nel Pilates

Oggi a lezione utilizziamo l’elastico!

Quante volte l’hai sentito?

L’utilizzo della Theraband (volgarmente chiamata elastico) nasce circa 40 anni fa come resistenza elastica per l’esecuzione di esercizi volti al rinforzo muscolare e alla riabilitazione.

Ad oggi esistono theraband di ogni tipo, corte, lunghe anulari a fascia alta o bassa e a seconda dell’utilizzo otteniamo alcuni risultati piuttosto che altri.

Nel Pilates, in genere, si utilizzano fasce elastiche a banda larga lunghe 180 cm con resistenza leggera o media poiché non lavoriamo sui muscoli cosiddetti “estetici” ma su quelli “profondi”. Ed è proprio con l’elastico che iniziamo a conoscere ad uno ad uno i piccoli attrezzi del Pilates (di cui ti avevo parlato in questo articolo: https://azzurratoffanello.it/piccoli-attrezzi-nel-pilates/).

Ma perché utilizzare il theraband nel Pilates?

L’importanza dell’utilizzo dell’elastico è data dalla sua capacità di opporre resistenza sia in fase “eccentrica” che “concentrica” dell’esercizio per allenare tutti i muscoli in ogni fase del movimento.

Ecce…cosa???

Piccola divagazione da vocabolario

Contrazione concentrica: una contrazione muscolare è definita concentrica, quando il muscolo si accorcia mentre sviluppa una tensione. Ad esempio, per flettere l’articolazione del gomito, i muscoli flessori del braccio si accorciano durante la contrazione (volgarmente faccio vedere il bicipite)

Contrazione eccentrica: la contrazione di tipo eccentrico è una particolare tipo di attivazione muscolare durante la quale il muscolo produce forza, anziché accorciandosi come durante il lavoro concentrico, allungandosi. Ad esempio, riporto il braccio che avevo flesso in posizione distesa.

Ci siamo?

Riprendendo l’esercizio dell’esempio, l’avambraccio che si flette sul braccio: tenendo in mano un elastico in tensione facciamo lavorare tutta la muscolatura del braccio per tutta la durata del movimento poiché dobbiamo sempre “vincere” la forza dell’elastico.

Questa particolare contrazione dei muscoli viene chiamata auxotonica (ma di questo ti parlerò in un altro articolo)

Il Sig. Pilates, che era un volpone, già negli anni 40 aveva iniziato ad utilizzare le molle per poter allenare i pazienti allettati in ospedale per riabilitarli. Infatti, tutte le macchine di Pilates lavorano secondo questo principio di utilizzo della contrazione auxotonica.

Ma per il Mat Work non c’era null’altro che il peso del corpo contro gravità e con l’introduzione della Theraband ora possiamo simulare alcuni esercizi che si praticano con le macchine di Pilates su tappetino.

Figata!

Grazie all’utilizzo dell’elastico nell’esecuzione di un Roll Down molti allievi finalmente non “crollano” sul pavimento ma imparano a vincere la resistenza e piano piano migliorare la flessibilità della colonna, oppure riescono a “controllare” una salita Roll Up concentrandosi sull’attivazione dell’addome invece che dare una spinta con la schiena poiché l’elastico li assiste.

Con l’elastico possiamo introdurre esercizi di rinforzo muscolare delle braccia mantenendo l’allineamento assiale della colonna e variare il nostro lavoro di Mat Work.

immagine presa da Amazon

La Theraband è stata una scoperta meravigliosa e il suo utilizzo nella pratica del Pilates è davvero infinito.

Io la uso un sacco a vari livelli di difficoltà perché così le lezioni diventano molto più dinamiche, divertenti e sfidanti!

Scommetto che ora vai su youtube e inizi a guardare i video di come si può usare l’elastico.

Tranquillo, ne metto qualcuno su Instagram anch’io ma mi raccomando, fatti aiutare da un professionista del settore perché se usata non correttamente la Theraband può provocare infiammazioni.

Allenati sempre con dei professionisti specializzati, mi raccomando!

Al prossimo Blog!

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